Terapia laser per la secchezza vaginale

Terapia laser per la secchezza vaginale

Il laser frazionato a CO2 è una tipologia di laser che agisce riducendo la sintomatologia dovuta all‘atrofia vaginale post-menopausale e non. Numerosi sono stati gli studi che hanno confermato l’efficacia di questa terapia non farmacologica e non chirurgica ( Salvatore et Al, 2015 lo ha applicato su 77 donne in postmenopausa; Siliquini et Al, 2017 lo ha utilizzato in 87 donne; Perino et Al, 2015 su 48 donne).

La diminuzione dei livelli estrogenici comporta un’assottigliamento della mucosa vaginale, una riduzione del flusso sanguigno all’interno della stessa, una riduzione delle secrezioni vaginali e di conseguenza un’alterazione del microambiente vaginale con riduzione dei lattobacilli ed aumento del pH.
In sintesi la mucosa è più sottile, debole e predisposta alle infezioni. Salvatore et Al nel 2015 hanno dimostrato istologicamente tutto questo.
Utilizzando studi prospettici ed osservazionali sono stati individuate modificazioni istologiche dei tessuti trattati con il laser consistenti in un aumento dello spessore della mucosa e nella formazione di nuove papille. Lo scopo principale del laser a CO2 è stato ripristinare i tessuti premenopusali, quello che per anni è stato chiamato ringiovanimento vaginale ma che non ha nulla a che fare con l’estetica; si tratta piuttosto di un recupero della funzionalità di alcuni tessuti.

Come funziona?

L’energia termica emessa dal laser permette di riattivare in profondità i fibroblasti, cioè quelle cellule che producono il collagene, un tessuto del nostro corpo che con il tempo perde forza ed elasticità. La riattivazione di queste cellule permette la produzione di un collagene nuovo, più elastico ed in grado di catturare una maggiore quantità d’acqua, questo comporta una riduzione di una serie di sintomi: bruciore, secchezza, dolore durante i rapporti sessuali, dolore durante la minzione.

L’efficacia della metodica è così valida che alcuni autori, come Cruz VL et Al nel 2018, hanno comparato l’utilizzo del laser da solo con l’utilizzo di estrogeni locali e hanno potuto confermare che il risultato sui sintomi è sovrapponibile. La North American Menoapuse Society nelle sue ultime raccomandazioni ha ha inserito il laser sulla prima linea di trattamento dell’atrofia vulvo-vaginale tra i trattamenti non ormonali. In sintesi il laser può essere un’ottima soluzione non ormonale al problema della secchezza vaginale.

 

 

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